Dopo un lungo periodo di chiusura a causa della pandemia da covid 19 il DORS di Pistoia riapre al pubblico con un Open Day in programma sabato 9 e domenica 10 aprile prossimi.
Il Deposito Officina Rotabili Storici di Pistoia, più brevemente DORS, è davvero un luogo dove sembra che si sia fermato il tempo, nato per mantenere viva la memoria di una tradizione secolare come quella della locomotiva a vapore. Entrato in esercizio nel 1864 parallelamente all’apertura della linea ferroviaria Porrettana, il Deposito ha visto, in oltre 150 anni di vita, il passaggio e l’evoluzione di numerose locomotive FS, a vapore, diesel ed elettriche, che venivano mantenute in efficienza.
Qui è ampiamente documentata l’evoluzione del trasporto su rotaie in Italia attraverso le industrie operanti nel settore: Ernesto Breda e Officine Ansaldo, Fiat e OM sono i marchi ben visibili sui rotabili. Dalle locomotive a vapore alimentate a carbone, alle automotrici diesel, meglio conosciute come “littorine”, al primo ETR, l’elettrotreno che negli anni ’30 stabilì il record di velocità superando i 200 chilometri orari. Con l’elettrificazione delle linee il Deposito perse molte delle sue funzioni, fino a chiudere i battenti nel 1994.
Nel 2017, con un investimento di oltre 4 milioni di euro, la Fondazione FS ha coronato un sogno che le amministrazioni locali inseguivano da anni, restituendo agli antichi splendori le due officine, gli uffici, la nuova sala convegni e lo spazio verde circostante. Dei 12 siti di cui la Fondazione dispone per il ricovero e la manutenzione dei treni storici, la struttura pistoiese è una delle più antiche e prestigiose ed è la più importante d’Italia per quanto riguarda la manutenzione sulle macchine a vapore. Importantissima anche la dotazione archivistica, costituita da una immensa quantità di documenti relativi alle locomotive in genere, provenienti dalla sede dell’ex Servizio Materiale e Trazione in viale Spartaco Lavagnini a Firenze, dove per più di centotrenta anni sono stati progettati tutti i rotabili FS.
All’aperto, sono collocati i rotabili in attesa di interventi mentre le macchine in riparazione stanno dentro un capannone adibito a vera e propria officina. Un museo a cielo aperto dalla struttura dinamica – ideale punto di partenza dei viaggi di Porrettana Express – assolutamente da visitare per grandi e piccini, dove i mezzi storici che necessitano di manutenzione e riparazioni arrivano, vengono sistemati e poi ripartono per percorrere tratti ferroviari a scopo turistico, come ad esempio la “nostra” ferrovia transappenninica che collega Pistoia con Porretta Terme.