Nel 1845 i fratelli Bartolomeo, Pietro e Tommaso Cini di San Marcello si fanno promotori della costruzione di una “Strada a rotaie di ferro destinata al transito pubblico, da Pistoia al confine della provincia Bolognese passando per la valle dell’Ombrone e per quella del Reno” e ottengono dal Granduca Leopoldo II l’autorizzazione a compiere i relativi studi.
Sotto l’impulso dell’Austria viene firmata la convenzione per la costruzione della “Strada ferrata dell’Italia Centrale” destinata a congiungere il sistema delle ferrovie dell’Austria a della Toscana, con una Commissione internazionale destinata a gestire i lavori e che sceglierà il percorso per Pistoia con la galleria di valico tra Sammommè e Pracchia. I firmatari sono cinque stati preunitari: Impero d’Austria, Stato Pontificio, Granducato di Toscana, Ducato di Modena, Ducato di Parma.
Diviene così l’asse portante delle comunicazioni ferroviarie tra il nord e il centro-sud della nazione questa ferrovia ideata da cinque stati preunitari, confermata dai governi provvisori di Toscana ed Emilia, fatta propria dal governo del Regno Sabaudo e poi dal neonato Regno d’Italia.
La linea sarà messa subito alla prova quando, nel corso della III Guerra d’Indipendenza, nel 1866 si troverà a dover sostenere il transito di soldati, carriaggi e vettovaglie per il fronte del Mincio e del Po.
Ancora più determinante la sua funzione negli anni della Grande Guerra, conflitto in cui il sistema ferroviario fu decisivo per le nuove strategie belliche e tutto il flusso di uomini e armamenti destinati ai fronti dolomitico e carnico passerà da Pistoia, Porretta e Bologna: un ruolo assunto fino all’apertura della Direttissima Prato-Bologna nel 1934, che la declassò a linea secondaria.
La Ferrovia Alto Pistoiese (F.A.P.) è stata per moltissimi anni indissolubilmente legata alla Ferrovia Porrettana come sua naturale prosecuzione verso San Marcello e come principale via di comunicazione della nostra montagna pistoiese.
La sua storia inizia nel 1911 prima della fondazione – in concomitanza con l’apertura dello stabilimento di Campo Tizzoro adibito alla costruzione di materiale bellico – e arriva sino al 1965. Il viaggio inaugurale del 21 giugno 1926, dalla stazione di Pracchia toccando Pontepetri, Campo Tizzoro, Maresca e Gavinana per arrivare a San Marcello Pistoiese, è ricordato in molti documenti storici come un momento di festa, celebrato dalla musica e dagli applausi della popolazione. Da quel giorno e per 39 anni, il treno ha corso tra i monti trasportando operai, impiegati, studenti, militari, turisti in un percorso panoramico dal fascino unico, fino al 1965, anno in cui fu deciso di mettere fine a questa tratta particolare, a questo vero e proprio piccolo gioiello incastonato tra le montagne.
La ferrovia Porrettana è una linea ferroviaria attiva, che prevede ogni giorno la partenza di sei treni che da Pistoia arrivano a Porretta Terme e viceversa. Questo consente di poter utilizzare la tratta ferroviaria tutti i giorni.
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